Ci sarebbe molto da dire su questa canzone, sul suo video e sui retroscena del backstage (girato nel quartiere San Siro, la partecipazione di 300 fan alle riprese ha richiamato l'attenzione delle forze dell'ordine e dei reparti antisommossa).
Quello che mi ha colpito, al di là di tutto, è l'argomento del testo, ovvero la rapina.
Non c'è nessun riferimento romantico, nessun antieroe forte con i forti e gentile con i deboli, come nel classico immaginario del rapinatore di banche anni 70, al contrario viene raccontata la cruda realtà della rapina "di gruppo" dove la vittima può essere chiunque, dove la necessità economica, la rabbia sociale e la logica del numero hanno la meglio su qualsiasi dimensione etica e valoriale.
L'ulteriore problema è che questi testi arrivano ad una fetta di popolazione giovanissima, molto spesso senza alcun tipo di filtro datogli da parte di noi adulti.
Da bambino giuro Baby dormiva sui treni Non tornava a casa Perché portava problemi Quando ho conosciuto Baby bro mi sembra ieri Quante volte mi han Svegliato quei carabinieri
Da bambino te lo giuro Dormivo sui treni Mentre mamma mi Chiamava mi diceva Vieni, ero dentro un Vagone con 5 stranieri A te svegliava mamma A me invece i carabinieri (...)
Baby Gang rappresenta, nel bene e nel male, una novità piuttosto dirompente nel panorama della trap italiana. Il 90% dei trapper nostrani racconta un vissuto che non gli appartiene, Baby Gang sembra invece appartenere a quel 10%.
Siamo di fronte ad una realtà musicale abbastanza "semplice" anche se piacevole per le orecchie dell'adolescente medio, altresì ritengo che il segreto del suo successo risieda nei suoi testi. In essi vi è il vissuto di tanti giovani, addirittura di tanti pre adolescenti, che percorrono percorsi di devianza, microcriminalità, carcerazioni ed abuso di sostanze.
Nei suoi testi ritrovo quel fenomeno, già presente da decenni in nord Europa, di "survival gangs": ragazzi che già da giovanissimi scelgono una vita dove il gruppo dei pari diventa una seconda famiglia (perché spesso quella di origine è assente, sfaldata e/o persa in mille difficoltà economiche...) , ma anche una protezione dalle tante insidie di chi vive la strada 24 ore su 24, la microcriminalità l'unica fonte di sostentamento, la violenza del branco un mezzo per i propri fini ma anche un'ideologia, infine ci sono l'alcool e le droghe per alleviare lo stress di una vita estremamente precaria e rischiosa e per non sentire le proprie ferite e le proprie angosce.
Non voglio assolutamente giustificare tali realtà o mitizzarle... non c'è niente di affascinante in un pre adolescente che a 12 anni scappa di casa e vive per strada in branco! Semplicemente ritengo necessario contribuire, nel mio piccolo, a far conoscere tali realtà ed iniziare a capire le cause di tali fenomeni per poi affrontarli.
"Qua l'umore ha più colore di 'sti palazzoni grigi
Mamme danno in casa, figli, padri single
Che fanno un po' da padri sia ai fratelli che alle madri
Si alzano alle quattro perché fanno tre lavori
Per cercare di sparire come han fatto i loro padri..."
(Terra bruciata- Maruego)
La situazione nelle periferie sta esplodendo, in esse il covid ha impresso un'accelerazione ai processi di povertà già presenti dalla grande crisi economica del 2008, tra i tanti, a farne le spese, ci sono le seconde generazioni di immigrati.
Per loro non c'è alcuna prospettiva, a parte qualche lavoretto da schiavo sottopagato o squallidi giri di microcriminalità, di questo ne sono sempre più consapevoli e la rabbia sta aumentando, insieme alla disperazione. Cosa fanno le istituzioni ed i partiti politici? Cosa propongono, al di la' della solita ipocrita retorica tipica di tutte le organizzazioni politiche nostrane? Niente. E la terra bruciata aumenta insieme alla sofferenza.
Stando a quanto riportato dai giornali e fermo restando che ancora non è noto l'esito processuale dell'intera vicenda, sembrerebbe di essersi imbattuti in un'associazione a delinquere creatasi all'interno del sistema socio-assistenziale reggiano, in una regione, l'Emilia Romagna, che ha sempre vantato di essere all'avanguardia in questo settore: il minore, i suoi drammatici vissuti e le sue enormi sofferenze trasformati ed oggettivizzati in merce e fonte di guadagno. Il fatto che poi i maggiori indagati appartengano ad una determinata fazione politica, sebbene non debba indurre a facili generalizzazioni di ogni sorta, fa riflettere su come al di la' dei bei discorsi ridondanti di egualitarismo ed umanitarismo sembrerebbe esserci solo l'abominevole anomia morale, frutto di decenni di relativismo e del totalitarismo liberista. Abbiamo distrutto ogni valore, esaltato la competizione e divinizzato il profitto ed ecco le prime avvisaglie di un futuro ormai prossimo: una società di psicopatici senza scrupoli dove l'altro sarà solo un prodotto da consumare, come una merce sopra lo scaffale di un supermercato. https://www.ilpost.it/2019/07/21/bibbiano-inchiesta-abusi/amp/